Molto gustoso, un modo interessante di gustare e smaltire i tanti finocchi che raccolgo in questo periodo dal mio orto. Si prepara in pochi minuti e con pochi ingredienti, da assaporare come piatto unico oppure per accompagnare piacevolmente un secondo a base carni stufate o brasate, arrosti o semplici scaloppine. Si può preparare in anticipo e cotto pochi minuti prima di sedersi a tavola, così da gustarlo appena sfornato in tutto il suo sapore e profumo.
Ingredienti
- 3 finocchi grandi
- 100 gr di prosciutto cotto
- Pangrattato q.b.
- burro q.b.
- 500 ml di latte
- 30 gr. di burro
- 30 gr. di farina
- Sale fino
- Noce moscata
Preparazione
- Lava i finocchi, elimina le coste esterne più dure, poi taglia a spicchi. Raccogli i pezzi in una casseruola con acqua e fai lessare per circa 15 minuti.
- Mentre i finocchi sono in cottura, prepara la besciamella: in una casseruola aggiungi il burro e a fuoco dolce lascia sciogliere completamente.
- Aggiungi la farina e mescola continuamente fino a che questa non verrà completamente assorbita dal burro. Adesso, versa, poco per volta, il latte, mescolando di continuo. Aggiusta di sale, aggiungi un pizzico di noce moscata grattugiata sul momento e fai cuocere a fiamma dolce fino a quando incomincerà ad addensarsi. Quando avrà raggiunto una consistenza cremosa, spegni e metti da parte.
- Trascorso il tempo necessario per la cottura dei finocchi, scola e lascia raffreddare.
- Una volta freddi, sminuzza con il coltello e raccogli in un recipiente capiente.
- Taglio a pezzettini il prosciutto e aggiungo ai finocchi, unisci la besciamella preparata precedentemente, il formaggio grattugiato, amalgama il tutto in maniera da ottenere un unico composto.
- Imburra una teglia, cospargi del pangrattato e aggiungi il composto.
- Livella la superficie, spolvera sopra del formaggio grattugiato e qualche fiocco di burro.
- Fai cuocere in forno statico preriscaldato a 180 °C per 30 minuti fino a gratinatura completa.
Tuberi deliziosi, profumati, preziosi per la salute, i finocchi andrebbero consumati spesso, crudi o cotti, perchè hanno pochissime calorie e sono ricchi di fibre, acqua, vitamine e sali minerali. Il sapore molto particolare che hanno è dovuto all’anetolo, un’essenza molto usata per fare la sambuca, o il pastis. Possono essere di due varietà: dolce o amaro. Quest’ultimo cresce in maniera spontanea e viene usato come pianta aromatica e per i suoi semi. Quello dolce, coltivato, invece, ha una parte edibile, il “grumolo”, costituita dalla parte basale delle foglie, e caratterizzati da un sapore decisamente meno pungente rispetto a quello del finocchio selvatico.

