Una gustosissima torta rustica, preparata in pochi minuti, con una base di pasta sfoglia, farcita con cavolfiore, parmigiano, speck a fette, besciamella e pepe nero.
Il cavolfiore viene prima scottato in acqua bollente, senza alcun ripassaggio in padella. Si tratta, infatti, di una combinazione di sapori, molto semplice, che non richiede particolari accorgimenti per la cottura.
Ingredienti
- 1 rotolo di pasta sfoglia già pronta
- 200 ml di besciamella già pronta
- 500 grammi di cavolfiore
- 50 grammi di parmigiano grattugiato
- 100 grammi di speck a fette
- Olio extravergine d’oliva
- Sale fino
- Pepe nero in grani da macinare al momento
Preparazione
- Sciacqua il cavolfiore ed elimina le foglie esterne. Incidi le infiorescenze alla base e stacca delicatamente.
- Versa le cimette in una pentola con acqua in ebollizione e fai cuocere per circa 10 minuti. Scola e lascia raffreddare un pò.
- Srotola la sfoglia in una teglia da 24 cm di diametro e bucherella con una forchetta.
- Sistema all’interno le fettine di speck, poi le cimette di cavolfiore, dopo averle tagliate a pezzi più piccoli e condite con un pò di sale e pepe, termina con la besciamella, parmigiano e un filo d’olio.
- Inforna a 180 °C per 25 – 30 minuti. Prima di servire, lascia intiepidire un pò.
Spesso i cavolfiori vengono bistrattati in cucina per via dell’odore non proprio piacevole che emanano durante la fase di cottura, dovuto alla presenza di tiocianati, sostanze che si trasformano in gas alle alte temperature. In realtà, si può ovviare al problema semplicemente poggiando sul coperchio un pezzo di pane raffermo bagnato nell’aceto. Si coltivano da settembre fino a maggio e sono particolarmente diffusi nella parte centro- meridionale dell’Italia.

Molto ricchi di vitamine A, C, B e sali minerali soprattutto calcio, ferro, fosforo, potassio e magnesio, come interessante è anche il contenuto di fibre. Consumato almeno 2 – 3 volte a settimana, tieni sotto controllo i livelli della glicemia, regolarizzi la funzionalità intestinale la pressione arteriosa. Una verdura oggetto di molti studi, perchè alcune sostanze in essa contenute pare svolgano azione antitumorale soprattutto nei confronti del colon. Per riconoscere se sia fresco o meno, bisogna valutare se le foglie sono croccanti e accertarsi che non contengano zone più scure; inoltre, l’infiorescenza deve presentarsi con tonalità accese e ben consistente al tatto.

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